Logo Griffe Community
whatsapp
( +39 ) 3285383908
0

Carrello

0Articolo (i)-0,00

Ci sono 0 articolo(i) nel carrello
Subtotale 0,00

Revival, vintage o usato?

Revival, vintage o usato?

Revival, vintage o usato? Spesso questi termini vengono confusi tra loro pur avendo significati diversi.

Vediamoli uno ad uno.

Revival è un termine che indica nel campo della moda la riproposizione in forme rinnovate di fogge del passato. I richiami al passato possono essere parziali o totali, espliciti o taciuti. Spesso l’operazione di recupero non riguarda solo le fogge degli abiti, ma si estende a un più generale stile di vita ed ad un’intera cultura. Il revival è un’operazione unicamente culturale a differenza del ricorso all’abito usato dettato anche da motivi economici. Chi non può permettersi abiti nuovi ricorre all’usato, ma bisogna dire che c’è usato e usato. C’erano in passato e ci sono ancora oggi mercati dell’usato che trattano capi importanti, molto più costosi di abiti nuovi. Mai questo è stato vero come negli ultimi anni nei quali il vintage è spesso una scelta d’èlite e da ricchi. Il termine vintage sottolinea il particolare valore di alcuni abiti non recenti, ma desiderabili proprio in quanto d’annata e perciò rappresentativi di una fase trascorsa della moda giudicata qualitativamente elevata.

Revival, vintage o usato?

Uno dei primi revival che conosciamo ha avuto luogo in Francia nei primissimi anni del Diciannovesimo secolo con l’ascesa al potere di Napoleone. Il fenomeno era stato diffuso dalle Merveilleuses e dai Muscadins che espressero la loro protesta politica recuperando modi di vestire del passato. Attualizzarono infatti l’antichità classica sulla scia del gusto neoclassico che si era venuto formando grazie agli schiavi di Pompei del 1748.

Revival, vintage o usato?

Il mercato dell’usato invece è sempre esistito, ma non era così frequentato come oggi. Infatti nel Medioevo l’abbigliamento spesso sostituiva il denaro liquido. Le doti erano spesso costituite da abiti e chi aveva bisogno di somme di denaro si rivolgeva al banco ebraico consegnando come pegno un capo d’abbigliamento. Un abito aveva la durata di 30/40 anni e veniva ereditato di madre in figlia. Molti capi come scarpe e calze non arrivavano al mercato dell’usato proprio perché destinati a consumarsi nel giro di breve tempo. E gli abiti che duravano di più erano comunque usati fino a logoramento.

Ilaria

per Griffe Community

AUTHOR

RELATED NEWS

Il primo segno di civiltà

Il primo segno di civiltà

Molti anni fa, una studentessa chiese all’antropologa Margaret Mead quale pensava fosse il primo segno di

Wishlist

Carrello

Subtotale 0,00
x